TransitTrieste, un’installazione per la memoria
TransitTrieste è un progetto temporaneo incentrato sulla memoria e sul ricordo che vengono riportati alla luce attraverso le fotografie di donne e uomini che tra il marzo 1938 e la fine del 1939 sostarono a Trieste durante la loro fuga. Trieste offrì breve ospitalità a migliaia di austriaci di origine ebraica fungendo da porto di partenza per l’esilio in Palestina, negli Stati Uniti, in Sud America e in altri Paesi.
Trieste ha avuto un ruolo importante come “porto di salvezza” nelle vite e nella memoria di queste persone. L’attesa, la speranza di ottenere un visto per poter proseguire il viaggio nonchè l’incognita per l’inizio di una nuova vita, hanno segnato le loro giornate triestine. Alloggiati nelle sedi delle associazioni ebraiche, senza mezzi economici, senza permessi di lavoro, il loro passaggio non ha lasciato quasi nessuna traccia.
Dal 10 maggio al 4 giugno 2006 l’intervento d’arte pubblica allestito presso il Molo Audace a Trieste, è composto da un collage di fotografie, di spezzoni di interviste e ritratti grafici in ricordo di coloro le cui tracce sono andate perdute.
Eva Brunner-Szabo (1961) e Gert Tschögl (1959) autori della ricerca e dell’installazione, vivono e lavorano a Vienna e nel Burgenland. Dal 1995 lavorano assieme in campo internazionale occupandosi di fotografia, “storie anonime” e progetti in spazi reali e virtuali. Dal 2000 firmano i loro progetti come “memoryPROJECTS”.
L’installazione è realizzata con il supporto tecnico di Iniziative Edili BiZeta e rientra nel progetto Trieste/Vienna: un’affinità. Io ho visto il mare.
Si ringrazia: Autorità Portuale Trieste, Walter Arlen, Herta Balonga, Fedor Heinrich, Kurt Heinrich, Rudolf Heinrich, Gertrude Hoffer, Alice Howson, Alice Latzer, Martha Mond.