#varcarelafrontiera: Osmače e Brežani a Trieste
Giovedì 23 ottobre 2014 dalle ore 10 alle 18.30, a Trieste, nel Parco di San Giovanni, nella Sala Rosa Grande, via Bottacin 4, una giornata di confronto internazionale sulle nuove esperienze di “ritorno alla terra”. Al centro la vicenda dei villaggi di Osmače e Brežani, sull’altopiano sopra Srebrenica, vent’anni dopo la guerra in Bosnia ed Erzegovina.
Cizerouno è uno dei partner di questa inziativa inserita nel programma, realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, di Varcare la frontiera che si terrà in un luogo triestino simbolo di tante “frontiere”: interne alla città e interne alle coscienze di molti, il Parco di San Giovanni, testimone della riforma psichiatrica, tornante cruciale della cultura e della mentalità collettiva del XX secolo, ospita un confronto internazionale sul “ritorno alla terra”, un fenomeno che sta delineando una delle svolte più radicali del XXI secolo.
A più di vent’anni di distanza dalla guerra, dall’esperienza di alcuni giovani bosniaci che hanno deciso di varcare le frontiere dell’odio e dell’intolleranza per cercare di ricostruire un tessuto sociale, riappropriarsi del territorio e attraverso gesti antichi, di una storia secolare che non può essere limitata ai tragici anni del conflitto in Jugoslavia, parte la giornata “triestina” del Premio Scarpa.
È una tendenza a ricostruire nelle aree geostoriche più diverse una nuova condizione contadina, fondata sulla ritrovata dignità umana e sull’idea della terra come casa comune da curare; una condizione capace di garantirsi una energia economica non effimera coniugando conoscenze, arti, mestieri e pratiche di tradizione con ogni utile innovazione.
La vicenda vissuta nei villaggi sull’altopiano sopra Srebrenica, ai quali è dedicato il Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2014, sarà direttamente testimoniata dai protagonisti e illustrata anche con documenti audiovisivi. Seguirà la ricognizione su una decina di casi confrontabili, e la riflessione nei tempi previsti per la discussione e le conclusioni.
L’iniziativa, ospitata dalla Provincia e dal Comune di Trieste, è organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso con la Fondazione Alexander Langer Stiftung di Bolzano, e con la partecipazione attiva del Gruppo Adopt Srebrenica, dell’Agricola Monte San Pantaleone, di Cizerouno, Comunicarte e del Gruppo/Skupina 85.
Ecco il programma della giornata
ore 10-13.30
Patrizia Boschiero, Fondazione Benetton Studi Ricerche, introduzione e coordinamento
Maria Teresa Bassa Poropat, Provincia di Trieste, Perché in questo territorio
Fabiana Martini, Comune di Trieste, Perché a Trieste
Vladimir Vremec, Agricola Monte San Pantaleone, Perché al San Giovanni
Marino Vocci, Gruppo/Skupina 85, I pionieri della terra
Gianni Tamino, Fondazione Alexander Langer Stiftung, Sviluppare un’agricoltura
di comunità
Osmače e Brežani. Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2014, proiezione
Andrea Rizza Goldstein, Gruppo Adopt Srebrenica, Fare memoria e progettare futuro
Muhamed Avdić e Velibor Rankić, Cosa stiamo facendo e cosa intendiamo fare a Osmače
e Brežani
discussione
ore 14.30-18.30
Domenico Luciani, Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, introduzione
e coordinamento delle testimonianze su una serie di diversi casi di cura della terra (orticoltura, giardinaggio, agricoltura, viticoltura, allevamento, forestazione)
Trieste: Sandi Skerk (viticoltura nel paesaggio terrazzato della costiera)
Luciana Boschin (agricoltura e orti urbani: esperienze e tendenze)
Carso sloveno: Enrico Maria Milič e Checco Bonini (“čibo.sì”, educazione e coltivazione)
Lenard Vidali (allevamento e produzione casearia a Basovizza)
Udine: Alessia Berra (le capre di Zore, allevamento e produzione casearia, Taipana)
Treviso: Andrea Mariottel (la lavanda del Montello)
Laguna veneta: Michele Savorgnano (FUD, per una fattoria urbana diffusa)
Abruzzo: Antonio Di Renzo (le masserie di Pescocostanzo)
discussione e riflessioni conclusive