Diari di bordo: Pier Paolo Pasolini
Diari di bordo: Pier Paolo Pasolini, le acque e il mare è il titolo dell’incontro che Varcare la frontiera propone mercoledì 25 gennaio 2017 alle ore 16 al Magazzino delle Idee in corso Cavour, a Trieste nell’ambito degli eventi del 28° Trieste Film Festival.
Ritorna anche quest’anno il segmento di Varcare dedicato a Pier Paolo Pasolini. Una conversazione con Angela Felice del Centro Studi PPP di Casarsa della Delizia sul rapporto dello scrittore con il mare e l’acqua nella sua multiforme produzione artistica. Dalla fontana di aga del paese materno in Friuli alla tragica morte all’Idroscalo di Ostia sarà anche una riflessione sull’attualità di PPP come fonte di ispirazione per artisti, scrittori e registi delle nuove generazioni.
Tre i diari di bordo ispirati dal Pasolini “reporter” che verranno presentati durante l’incontro.
Quello di Chantal Vey che con il video Controcorrente #2 continua la sua ricerca artistica «costruita sul concetto di territorio. Territorio nel suo complesso, come un Altrove che esploro a piedi e in viaggio, ma anche nell’approccio con l’Altro, che stimolo per scoprire il suo universo. Ispirato a “La lunga strada di sabbia”, che descrive un viaggio compiuto da Pier Paolo Pasolini nel 1959, ho seguito questa strada controcorrente, a partire da Trieste e dalla regione della sua infanzia. Lungo la strada e negli incontri casuali, ho rivisto le situazioni descritte e le ho interpretate come artista e donna di oggi; sempre molto vicina agli esseri, come Pasolini amava fare.”
Anche Gilles Cotton con Qui finisce l’Italia… (Belgio 2010) 80’ rifà dopo più di 50 anni il viaggio intrapreso da Pier Paolo Pasolini a bordo della sua Fiat Millecinquecento, guidato dalle impressioni che il poeta raccolse in forma diaristica lungo un percorso di oltre 4.000 chilometri.
Il terzo diario di boro è quello che Paolo Merlini e Maurizio Silvestri intraprenderanno nei prossimi mesi e che ci presenteranno in anateprima: La lunga strada di sabbia ripercorsa solo con i mezzi pubblici. Un viaggiare lento e diefferente, un lungo reportage sull’Italia, e le identità degli italiani di oggi, che Varcare seguirà anche nei prossimi anni