Rotte: Cizerouno e Caritas al Sabir Festival

In occasione di Sabir, il festival diffuso delle culture mediterranee che si svolgerà a Trieste dall’11 al 13 maggio 2023, saremo presenti all’interno di Rotte, il programma di mostre, incontri e laboratori realizzato assieme a Caritas che avrà un’anteprima speciale mercoledì 10 maggio con la ripresa della mostra I’m looking for… di Adriana Torregrossa, progetto grazie al quale è nata la collaborazione culturale tra Cizerouno e Caritas.

Sabir ha l’obiettivo di promuovere uno spazio di riflessione sulle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa.
Il Festival è promosso da ARCI con Caritas Italiana, ACLI e CGIL, in collaborazione con ASGI e Carta di Roma.
Da nove anni il Festival Sabir rappresenta un’occasione per affrontare le tematiche della solidarietà, dei diritti umani, delle migrazioni internazionali, della guerra e della pace, e per riflettere su alternative e pratiche innovative, offrendosi come spazio di riflessione, dialogo e testimonianza, dando voce alle associazioni, ai movimenti e alle organizzazioni sociali del Mediterraneo e promuovendo lo scambio con le comunità locali: incontri internazionali e formazioni che si alterneranno ad attività culturali, eventi musicali, teatrali, presentazione di libri e proiezioni cinematografiche.
Negli anni passati il festival si è svolto a Lampedusa, Matera, Pozzallo, Siracusa, Palermo e Lecce. Quest’anno sarà la volta di Trieste, luogo simbolo come via di ingresso dei migranti provenienti dalla rotta balcanica.

Tutti gli eventi sono ad ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti.

Un dettaglio di uno dei ritratti esposti a I’m looking for…

mercoledì 10 maggio, ore 19
I’m looking for… di Adriana Torregrossa
inaugurazione della mostra
Cavò, via San Rocco 1, Cavana, Trieste
Una collaborazione Caritas e Cizerouno
La mostra è visitabile fino a sabato 13 maggio, dalle 17 alle 19.30.

Quindici ritratti, quindici sguardi, quindici storie ci accolgono grazie al progetto dell’artista Adriana Torregrossa, da sempre impegnata sui temi delle identità e degli incontri tra mondi e culture differenti. Partendo da storie vere di persone che cercano i loro cari scomparsi durante il loro viaggio verso l’Europa, la Torregrossa narra la bellezza dell’uomo nella sua unicità, nella straordinaria ricchezza di ciascuna storia, di ogni vita, nella società contemporanea in cui non sempre si coglie la complessità della realtà.

Adriana Torregrossa è nata a Catania nel 1963, dal 1985 al 2012 ha vissuto e lavorato a Bologna con lunghi periodi trascorsi all’estero (Marocco, Egitto, Iraq, Etiopia) impegnata in progetti internazionali e presso Istituzioni scolastiche italiane all’estero. Si è laureata al DAMS di Bologna nel 1989 e in Accademia di Belle Arti, sempre a Bologna, corso di Pittura Garutti-Bendini nel 1990. Ha partecipato a quattro edizioni del Progetto Oreste, diretto da Cesare Pietroiusti a Paliano e Montescaglioso. Nel 2017 si è recata in Etiopia per una residenza artistica ospitata presso l’Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba. Attualmente vive e lavora a Trieste.

Da Philo-atlas, 1938 le distanze da Berlino

giovedì 11 maggio, ore 18-20
Inseguendo le rotte
Da Philo-atlas, una guida per emigrare dall’Europa nazista, alle migrazioni di oggi.
incontro con aperitivo
Libreria Ubik – Galleria del Tergesteo, Piazza della Borsa, 15, Trieste
Una collaborazione Caritas con la Comunità ebraica di Trieste e Cizerouno

Pubblicato appena due settimane prima dello scoppio della Kristallnacht nel 1938, questo libro sembra una guida turistica, eppure i suoi contenuti rivelano un’esigenza ben più urgente: un’indagine alfabetica dei Paesi del mondo con le rispettive regole per l’ottenimento dei visti d’ingresso per ebrei in fuga. Quali Paesi li accettano ancora? Quanti soldi chiedono? Di quali occupazioni c’è bisogno? Per quali malattie è necessario essere preparati? Dove trovare le organizzazioni locali che possono assisterli? Domande non troppo lontane dalla situazione contemporanea: tanti sono i siti internet che indicano le rotte e offrono consigli su tutti gli aspetti legati al viaggio dei migranti. Un parallelismo nello spazio e nel tempo sulle migrazioni e sulle persecuzioni.

Intervengono: saluto del Vescovo Enrico Trevisi, Rav Alexandre Meloni, Rabbino della Comunità Ebraica, Annalisa Di Fant, Museo della Comunità Ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner”; Silvia Sinibaldi, Vice Direttrice Caritas Italiana; modera Vera Pellegrino, Caritas.
Intervento musicale di Michele Gazich

Michele Gazich, musicista, poeta, produttore artistico, compositore e scrittore di canzoni. Opera professionalmente nel mondo della musica dall’inizio degli anni Novanta: tour in Italia, Europa e USA, Collaborazioni con cantautori italiani, europei e singer-songwriter statunitensi (Michelle Shocked, Mary Gauthier, Eric Andersen e Mark Olson); orchestre; spettacoli teatrali; performance di poeti; colonne sonore cinematografiche; università e conservatori italiani ed esteri. Ha collaborato a più di cinquanta album, e dieci a suo nome. Una dimensione di nomadismo artistico e di ricerca costante, che è diventata esistenziale.

Durante uno dei laboratori di Andrea Vicenzi in occasione della mostra I’m looking for… di Adriana Torregrossa

venerdì 12 maggio, ore 9.30-13.00
Laboratorio fotografico con Andrea Vicenzi per le scuole sul tema dell’identità
Cavò, via San Rocco 1, Cavana, Trieste
Una collaborazione Caritas con CIOFS – Centro italiano Opere Femminili Salesiane e Cizerouno

A partire dalla mostra I’m looking for… di Adriana Torregrossa, il fotografo Andrea Vicenzi svilupperà assieme agli studenti il tema del viaggio e dell’identità: specchio di se stessi, racconto della realtà intorno a noi. La narrazione della bellezza dell’uomo nella sua unicità, nella straordinaria ricchezza di ciascuna storia, di ogni vita, nella società contemporanea in cui non sempre si coglie la complessità della realtà.

Dal ciclo Forrest di Opher Thomson

venerdì 12 maggio, ore 17-18
Forrest: persone e paesaggi in transito
incontro con il fotografo e regista Opher Thomson
Bar Libreria Knulp, via della Madonna del Mare, 7, Trieste
Una collaborazione Caritas e Cizerouno

Il seminario Forrest: persone e paesaggi in transito prende spunto dalle fotografie realizzate dall’artista Opher Thomson sulla frontiera montana dell’Italia e lungo le rotte migratorie dell’Europa. Il progetto fotografico, presentato in anteprima, esplora con nuovi sguardi e usa diversi linguaggi per narrare queste storie.

Opher Thomson interpreta gli spazi geografici e i luoghi percepiti nel tentativo di comprendere meglio il loro ruolo nel plasmare delle dinamiche sociali. Lavora con parole, immagini, mappe e suoni per tradurre questi siti in spazi di riflessione e discussione. Vive la sua ricerca come un’esplorazione in corso anziché una produzione di opere concluse, con maggiore enfasi su dialogo e collaborazione, domande e pluralità. La sua nuova ricerca Forrest (foresta, forestiera, for rest…) prende forma attraverso mostre fotografiche, installazioni, passeggiate guidate, letture pubbliche e performance sonore. Opher Thomson è coinvolto anche in vari progetti sociali e comunitari al fianco di sociologi, geografi, architetti, urbanisti, operatori sociali, volontari, artisti e gente del posto, con seminari e workshop per aiutare a sviluppare letture collettive dello spazio che possono informare meglio i progetti e arricchire i processi partecipativi.

Dialogheranno con l’artista Vera Pellegrino, Caritas Trieste, e Massimiliano Schiozzi, Cizerouno


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