Confucius
Confucius è un’opera totale ideata da María Sánchez Puyade per portare un messaggio antico e universale: l’importanza della radice per l’essere umano.
Confucius nasce nel 2018 dalla lettura e dallo studio di Confucio e del suo traduttore Ezra Pound.
Si compone di vestiti e accessori ricamati dall’artista, 60 ricami rotondi su telai di bambù; un libro d’artista (il Dàxué, in cinese, italiano, inglese e spagnolo) in tiratura limitata, stampato in risograph e cucito a mano con filo di seta rossa; un’installazione sonora nelle stesse 4 lingue; una video intervista a Mary de Rachewiltz, figlia di Pound.
Confucius a Trieste
Dal 18 giugno all’8 ottobre 2023 è stato allestito al Museo d’arte orientale di Trieste, con la coorganizazione del Comune di Trieste, nello spazio espositivo al piano terra e ai piani superiori del Museo.
La mostra è stata vista da oltre 7.000 persone ed è stata accompagnata da una serie di visite guidate, incontri di approfondimento, conferenze e workshop realizzati al Museo e al Cavò, uno spazio indipendente attiguo al Museo.
In occasione dell’inaugurazione della mostra l’artista aveva condotto anche una performance ricamando una stoffa lacerata montata su un telaio in una delle sale del Museo. Per tutto il periodo di apertura della mostra il pubblico era invitato a proseguire il ricamo iniziato in quella occasione e che poi è stato concluso in occasione del finissage, l’8 ottobre 2023.
Confucius a Buenos Aires
Nel progetto della mostra al MNAO ritorna un elemento già utilizzato a Trieste, ma che qui diventa protagonista: il bambù.
La struttura dell’allestimento è in bambù: la pianta che servì di supporto ai primi testi di Confucio; la pianta che mette al centro la radice – fisica, linguistica e concettuale – e che racchiude, come la filosofia di Confucio, in un tenero ma forte involucro, un’anima preziosa: l’aria, il senso, l’energia vitale: il qi [气].
María Sánchez Puyade ha immaginato una potente e poetica installazione di piante di bambù, a sottolinere ancora una volta come Confucius sia la radice.
L’altro punto focale della mostra saranno i 60 ricami rotondi su telai di bambù incastonati in un tessuto per creare un testo unico da guardare – e leggere – da entrambi i lati.
Gli spazi espositivi del MNAO saranno poi abitati dall’installazione sonora in quattro lingue con le letture dal Dàxué, da una serie di incontri di approfondimento e dalla possibilità di vedere in una sala dedicata la video intervista a Mary de Rachewiltz, figlia di Pound.
A questo link si può vedere il video che documenta l’allestimento a Trieste.
María Sánchez Puyade, artista multimediale, scrittrice e performer, è nata in Argentina nel 1975. Laureata in Lettere e in Giurisprudenza presso l’Università di Buenos Aires, dal 2003 vive in Italia.
Nella sua ricerca artistica è fondamentale il rapporto stretto tra parola e azione, poesia e politica, arte e vita.
Nel 2023 ha presentato la sua opera totale Confucius al Museo d’Arte Orientale di Trieste.
Progetti in corso:
Penelope
Biennale di Venezia 2024. Performance. Ai Incurabili. Sestiere Dorsoduro.
Object
Settembre 2024. Notturni diversi 20. Portogruaro.
Time Project
Preparazione del Terzo viaggio nell’archivio di Antonio Colbacchini. Progetto Mato Grosso, Brasile. Videoracconto da girare e ideare insieme alla comunità Bororo.