Presentazione della bibliografia generale di Ivo Andrić
Oltre 15.600 voci bibliografiche in 49 lingue, 1.706 libri e 3.706 scritti e contributi di Ivo Andrić, 367 tra interviste, dichiarazioni, lettere e recensioni, 231 libri e 9.637 saggi, studi e testi sul premio Nobel per la letteratura nel 1961.
Sabato 5 maggio alle ore 10.30 a Trieste con la presentazione di questo volume di oltre mille pagine iniziano le manifestazioni che lungo tutto il 2012 celebreranno il 120° anniversario della nascita dello scrittore bosniaco (Travnik, 1892-Belgrado, 1975). Trieste vide Ivo Andrić come impiegato del locale consolato del Regno dei Serbi, Croati, Sloveni per alcuni mesi a cavallo tra il 1922 e il 1923. E proprio Trieste l’anno scorso in occasione del 50° dall’assegnazione del Premio Nobel gli ha dedicato una mostra storico-biografica nella Biblioteca statale.
Ora nuovamente negli spazi di Palazzo Morpurgo, in largo Papa Giovanni XXIII, “ritorna” Ivo Andrić. Quasi due anni di lavoro sono serviti all’equipe di studiosi della Biblioteca della Matica Srpska di Novi Sad per completare questa ricerca che si è estesa a tutto il mondo. La Matica srpska di Novi Sad, la più antica biblioteca nazionale della Serbia, fondata nel 1826 a Pest, dal 1864 ha sede a Novi Sad, in Vojvodina, Serbia. Conserva 3.500.000 pubblicazioni in varie lingue. È stata (come «Matica srpska») anche casa editrice di Andrić e raccoglie tutti gli esemplari a stampa di volumi, saggi, riviste che parlano della vita e dell’opera dello scrittore.
Nel 2009 ha ricevuto dalla Fondazione Ivo Andrić di Belgrado, costituita nel 1975 per espressa volontà testamentaria dello scrittore, cura i diritti di tutti gli scritti di Andrić, l’incarico di iniziare questo lavoro di ricerca e catalogazione. Ljiljana Klevernić e Daniela Kermeci due bibliotecarie dello staff di Novi Sad presenteranno il volume. Dopo Novi Sad, Belgrado e Parigi la prima tappa italiana è Trieste e non solo per i legami che la città ha con le vicende biografiche dello scrittore e in generale con quella che è stata la patria di Andrić. Proprio su un giornale locale uscì negli anni ’30 la prima traduzione italiana di un testo dello scrittore. Si trattava della novella Il ponte sulla Žepa tradotta da Umberto Urbani che poi nel 1937 verrà raccolta in un volume «assieme ad altre novelle serbo-croate» con testo a fronte. Durante l’incontro capiremo come è stato realizzato questo grandissimo lavoro, quali sono stati i criteri iniziali, le difficoltà e le scoperte. Sarà anche un’occasione per conoscere le fortune editoriali – passate e presenti – di Andrić in Italia, paese al quale guardò fin da giovane con immensa ammirazione ed entusiasmo.
A conclusione dell’incontro alle 12 da piazza Venezia 1, davanti a quello che fu la sede del Consolato del Regno dei Serbi, Croati, Sloveni e l’abitazione “triestina” di Ivo Andrić, partirà un percorso turistico e letterario dal titolo La Trieste al tempo di Andrić.
Patrizia Vascotto del Gruppo 85 ci farà scoprire com’era la città degli anni ’20 e allo stesso tempo potremmo ammirare i palazzi e le case della “comunità illirica” formata da imprenditori, commercianti e armatori provenienti dalla Serbia, dall’Erzegovina, dalla Dalmazia e dal Montenegro.
L’evento di sabato 5 maggio è una delle manifestazioni celebrative, curate da Mila Lazić e Massimiliano Schiozzi per l’associazione Cizerouno, in occasione del 120° anniversario dalla nascita dello scrittore. Le iniziative sono realizzate grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e della Camera di Commercio di Trieste.
*****
Miro Vuksanović, direttore della Biblioteca della Matica Srpska e redattore responsabile della Bibliografia:
«Non è stato facile trovare e raccogliere in un unico luogo quanto Andrić ha pubblicato e quanto su di lui è stato pubblicato, in moltissime edizioni e in tutto il mondo. Non abbiamo un altro scrittore che a nome suo e in suo nome possa vantare quasi 16.000 titoli tra libri, saggi, recensioni, contributi e studi. Lo sviluppo e il valore centenari della letteratura di Andrić sono presentati al meglio in questo volume. Questo è un lavoro esemplare dal punto di vista bibliografico e una rara impresa editoriale. Un vizir in una delle novelle di Andrić afferma: Quando buona amministrazione ed eccellente abilità si danno la mano nasce questo bel ponte… Un ponte letterario è quello costruito con le parole di Andrić pronunciate in cinquanta lingue, e questa Bibliografia fa conoscere fedelmente gli archi di questo ponte. Stiamo parlando di un libro unico. Giustamente e per i meriti faticosamente raggiunti questo libro naturalemente porta il nome di Andrić.Abbiamo ripagato un grande debito. Quando leggeremo, d’ora in poi, ci sarà più chiaro a chi regolarmente dovremmo guardare: Ivo Andrić è una prestigiosa scuola di letteratura.»