Umido, fotografie di Agnese Divo
Dal 21 marzo al 20 aprile 2018 in mostra al Cavò di via San Rocco 1 la ricerca fotografica di Agnese Divo iniziata nella primavera del 2016.
La mostra, a cura di Massimiliano Schiozzi e promossa da Cizerouno e Alpe Adria Cinema – Trieste FIlm Festival, presenta 17 scatti fotografici che, in un gioco di scarti visivi, complici alcune foto macro, ci portano a osservare – forse per la prima volta – elementi quotidiani con sguardo rinnovato.
Un raffinato bianco e nero, quasi china o grafite su carta, aggiunge un ulteriore elemento di fascinazione per il nostro occhio che indugia su queste forme poeticamente ambigue tra il vegetale e il minerale, creando nuovi microcosmi e nuovi paesaggi da esplorare.
«Tanto dolcemente cresce il fiore di loto nel rigagnolo ai margini della strada.
La sua fragranza delizia il cuore»
Dal quinto discorso del Dhammapada Voi siete dei semi di Gautama il Buddha
“Sappiamo ormai molto bene cos’è il rifiuto organico umido, composto da tutte quelle sostanze di origine vegetale o animale che costituiscono la parte più consistente dei rifiuti provenienti dalle nostre cucine e abbiamo imparato a raccoglierlo in sacchetti appositi, biodegradabili.
Ci hanno detto che la raccolta è importante, perché il contenuto del nostro sacchetto è inviato ad impianti di compostaggio, dove sarà triturato e decomposto. Al termine di questo processo si otterrà un compost di qualità, un nutrimento essenziale per le piante, che rende fertili i terreni.
La nostra raccolta allora è importante e utile e così sentiamo di contribuire anche noi, in piccola parte, a proteggere il nostro pianeta dai disastri che gli stanno capitando.
Tutto questo l’abbiamo imparato, ma ci siamo mai fermati a osservare la forma di quei rifiuti che ogni giorno depositiamo in un contenitore della nostra cucina, anche di quelli più piccoli e insignificanti? Guardiamo bene un nocciolo di ciliegia, un seme d’arancia o quello ben più grosso dell’avocado. Tutte le parti di una pianta o di un frutto sono importanti in natura e hanno il loro significato.
Mentre per noi ormai sono soltanto rifiuti, che velocemente gettiamo nella pattumiera di cucina, da ognuno di loro, anche il più brutto, può nascere una pianta con un fiore profumato.
Se poi ci fermiamo a pensare un momento ci accorgiamo che anche nella nostra vita, spesso complicata, dobbiamo scartare e rifiutare tanti avvenimenti per noi negativi, diventati solo brutte esperienze da scordare.
Non è così: come da un rifiuto organico può crescere lentamente un germoglio, da cui nascerà un fiore, anche un’esperienza vissuta, che per noi è da dimenticare, può essere positiva, perché pian piano ci conduce verso un’esistenza migliore, ricca di nuove forze vitali, che abbiamo scoperto dentro di noi, proprio grazie a quello che abbiamo scartato e buttato via”.
Agnese Divo
La mostra è visitabile
mercoledì, giovedì e venerdì dalle 17 alle 19