Per Aquileiam

22 Maggio 2020

Zuglio

Si sale verso nord, superando Tolmezzo. Costeggiamo il Bût, torrente che porta acqua al Tagliamento. Nasce nell’alta Carnia, nei pressi di Timau, dove comincia la salita che conduce al Passo di Monte Croce Carnico.

Eccoci a Zuglio, l’antica Iulium Carnicum, una delle quattro città romane del Friuli Venezia Giulia, insieme ad Aquileia, la già citata Tergeste (Trieste) e Forum Iulii (Cividale del Friuli). Oggi Zuglio è un piccolo borgo di 600 anime. Si vive con un po’ di turismo e con i posti di lavoro, un centinaio, assicurati della vetreria Agostinis. Oppure si pendola su Tolmezzo. Rapida visita al Museo archeologico. Reperti di varie epoche e varie popolazioni: Romani, Celti, Veneti. Andiamo successivamente al foro romano, incastrato nel cuore del paese. Un lato è delimitato da piante di mais; un altro dal muro di una casetta, la cui finestrella di legno è incorniciata da due contrafforti assemblati con blocchi di pietra provenienti dal foro. Le anfore con l’olio venivano commercializzate anche qui, oppure transitavano alla volta dei mercati transalpini. Saliamo alla Pieve di San Pietro in Carnia, alle spalle di Zuglio, e riusciamo a vedere le alture che stringono il Passo di Monte Croce Carnico. Scorgiamo anche un pezzo della vallata del Bût, il tetto della vetreria Agostinis e il foro, sempre lui.


La consapevolezza dell’antichità di Zuglio nasce già nell’Umanesimo. Un viaggiatore famoso, Ciriaco d’Ancona (1391-1452), trascrisse quattro iscrizioni che sono fondamentali per la storia di Iulium Carnicum. Una storia svelata anche dall’archeologia, che racconta l’evoluzione, nell’arco degli ultimi due secoli a.C., da luogo di mercato a villaggio strutturato, fino a una vera e propria città destinata ad amministrare un territorio molto vasto, esteso fino al Bellunese.